DICO DI ME

DICO DI ME

Traduco in opere l’effetto della compenetrazione con il mondo che mi circonda e che in me suscita pensieri o immagini espressione di riflessioni esistenziali, di curiosità per la diversità, di visioni suggestive, di esplorazione dell’eros nella gamma dei suoi sensi…

Si rompono gli schemi nell’uso dei materiali e tutto diventa provvidenziale per esprimere particolarità: perle che vanno oltre l’oro per una religiosità laica, campanelli per dare voce ad un popolo, piume per un erotismo tattile, ginevrini da gustare….

In un mondo dove tutto è movimento e mutazione è profondamente appagante produrre cristalli di realtà anche sotto forma di materia e colori: un modo di “vivere la meraviglia di essere qua senza capire niente” (Ettore Sottsass)